Si racconta che fu la città a trovare i suoi scopritori e non viceversa.
Ma i racconti, si sa, sono sempre a cavallo tra la realtà e la leggenda.
Tuttavia, qualcosa di vero pare esserci riguardo ai misteriosi eventi che portarono alla scoperta di Vidennsel.
Quello che venne scoperto, di fatto, era una sorta di isola di roccia galleggiante. Si parlò dei resti di un antica enclave, secondo altri era invece un'enclave in fase di costruzione, rimasta incompiuta nell'epoca della caduta di queste... l'origine vera e propria della città è rimasta avvolta nell'incertezza.
Quello che la storia riporta quasi per certo, è che una carovana mercantile, lungo il viaggio di ritorno verso la propria città sotterranea, fu costretta ad una devizione a causa di una improvvisa frana.
Imboccando un cunicolo aperto dalla frana medesima, nella speranza di ricongiungersi al percorso originale, la spedizione coprì uno degli ingressi sotterranei della "bolla", come venne poi soprannominata l'immensa caverna all'interno della quale si trova la città.
Del tutto inaspettatamente, ai loro occhi si mostrò una enorme roccia sospesa, con la superficie quasi ionteramente piana, come se fosse stata livellata accuratamente e ancorata da numerose, enormi ragnatele magiche la cui leggera luminescenza dava un aspetto spettrale ed irreale al luogo.
La naturale inclinazione al colonizzare nuovi spazi dei Drow, li spinse ad esplorare la misteriosa struttura, trovando chiari segni di costruzioni e una iniziale abbozzo di sistema viario e divisione in quartieri in altopiani e bassopiani; i medesimi che poi favorirono l'attuale diversificazione delle aree della città, così come vennero ritrovati il portale e tre torri a diversi stadi di realizzazione.
L'unica struttura completa era, in ogni caso, il portale, nella zona nord-est della città. Esso fu oggetto di studi fino a quando uno dei maghi della spedizione non riuscì a comprenderne il funzionamento ed ad attivare i collegamenti con altri piani di esistenza, così come era stato programmato dai suoi creatori.
Da qui allo sfruttamento del portale per aprire nuove vie commerciali e rendere il piccolo accampamento un grande snodo per i commerci, la via fu breve.
Come tutto ciò poté avvenire senza spargimenti di sangue nel nucleo dei primi abitanti di Vidennsel , rientra tra le notizie confuse della storia.
Secondo alcuni fu la presenza di una sacerdotessa di Lloth, particolarmente scaltra, secondo altri, invece, nel pieno del favore della sua Dea, che attraverso una abile politica fatta di
minacce e promesse, riuscì a mantenere sotto il proprio controllo l'intero gruppo. (*)
Secondo un'altra versione, invece, fu
una potente entità risvegliatasi a causa dell'esplorazione dei cunicoli all'interno del blocco di roccia che seppe tenere sotto controllo i membri della spedizione.
Di fatto resta la certezza che un piccolo acampamento
cominciò ad ingrandirsi fino a diventare la città attuale.
I nuovi abitanti manipolarono la struttura rocciosa dell'isola galleggiante creando stalagmiti e pilastri di roccia, abitazioni più familiari e funzionali alla iniziale comunità drow che vi si insediò.
Col passare del tempo la città si sviluppò ulteriormente; sebbene la comunità drow aumentasse a partire dai membri della spedizione che avevano scoperto l'isola e si dividesse fino a raggiungere il numero simbolico di otto casati, grazie alla presenza dei numerosi stranieri Vidennsel divenne diversa dalla maggior parte delle città del sottosuolo di Faerun: denaro e ricchezza, potere personale, sia degli abitanti che dei visitatotori, abituali o meno che fossero, portarono i casati governanti ad intramprendere una politica insolitamente aperta e tollerante, arrivando a dare protezione e persino adottare individui considerati scomodi in molti altri luoghi, ma il cui potere personale poteva risultare utile, trasformando la città in un mosaico di culture diverse perennemente in bilico su un fragile equilibrio politico e sociale saldamente sorretto da un'economia forte e diversificata.

(*) Sempre secondo alcune antiche cronache tale sacerdotessa sarebbe Nagrind'Ilhar, la "Senzastirpe", fondatrice e prima matrona del casato Vlos Nagr, che da lei avrebbe preso il nome.
Non eistono tuttavia attestazioni certe dell'esistenza di questa leggendaria sacerdotessa, sebbene il secondo ed il terzo siano nati, secondo la tradizione dalle figlie adottive di questa matrona.

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